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Grotte con ghiaccio nelle Alpi Carniche – Prato Carnico, 12.11.2022

Grotte con ghiaccio nelle Alpi Carniche

a Prato Carnico il 12 novembre, Auditorium Comunale

Un appuntamento in Val Pesarina per parlare del ghiaccio nelle grotte delle Alpi Carniche. Saranno presenti Andrea Mocchiutti, geologo e socio del Circolo Speleologico Idrologico Friulano e Furio Finocchiaro, Ricercatore presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Università di Trieste e anche lui socio del Circolo Speleologico Idrologico Friulano.

Parleranno di come le grotte con ghiaccio siano oggi importanti testimoni del cambiamento climatico e racconteranno come nel tempo sono cambiate le due grotte con ghiaccio che ancora sono presenti nelle nelle Alpi Carniche: quella che si apre alla base della parete settentrionale del Pic Chiadenis, cima fra i massicci del Monte Avanza e del Monte Peralba, scoperta nel 1988 dai soci del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, e quella in prossimità del Passo Geu tra Sappada e Prato Carnico, oggetto di recenti esplorazioni e studi.

Ad accompagnare il pubblico in questa scoperta insieme ai nostri ospiti ci sarà Giuseppe Muscio, Responsabile scientifico del Geoparco.

Prato Carnico sabato 12 novembre alle 20.30 all’Auditorium comunale. 

L’evento è organizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la promozione del patrimonio geologico e della geodiversità (L.R. 15/2016).

Dolomiti Mountain School – Sentieri, una rete con troppi buchi

DOLOMITI MOUNTAIN SCHOOL – SENTIERI  11 NOVEMBRE 2022

Venerdì 11 novembre, a Palazzo Veneziano di Malborghetto, è previsto l’appuntamento conclusivo di Dolomiti Mountain School 2022:

Sentieri, una rete con troppi buchi.

L’incontro è organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Comunità di montagna della Carnia con la collaborazione anche di ASCA/Leggimontagna-Cortomontagna.

Ingresso libero, consentito nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di COVID-19.

È richiesta l’iscrizione, da effettuare compilando il modulo sul sito della Comunità di montagna della Carnia – link https://bit.ly/Iscrizioni_11_novembre_2022

Nel corso della giornata al centro dell’attenzione saranno i sentieri, una vera rete di comunicazione montana che affonda le sue radici nell’antichità e che oggi rischia di presentare buchi e lacerazioni sempre più vaste, sia per una carente manutenzione, sia per le variazioni indotte dal clima e dagli eventi naturali: saranno presi in esame i problemi di finanziamento delle opere montane, ma anche la tempestività con cui i frequentatori delle terre alte possono essere informati delle variazioni. (Gianpaolo Carbonetto, coordinatore DMS)

In Antartide: dall’esplorazione alla ricerca

In Antartide: dall’esplorazione alla ricerca

La conferenza si terrà venerdì 4 novembre alle 20.30 al Centro Servizi Museale
(vicino al Museo delle Arti Popolari e all’Ufficio Turistico in via della Vittoria a Tolmezzo).

Ospiti d’eccezione due geologi:

Marcello Manzoni, che racconterà la sua esperienza di viaggio nelle terre estreme, maturata nelle numerose spedizioni in Antartide, a partire dalla prima esplorazione del 1968 con l’alpinista Ignazio Piussi. È componente della giuria di Saggistica del Premio letterario Leggimontagna.

Furio Finocchiaro, che tratterà dell’importanza e dell’evoluzione della ricerca in Antartide, grazie all’esperienza accumulata durante le numerose campagne di ricerca del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) alle quali ha partecipato.

Dialogherà con i relatori Giuseppe Muscio, Responsabile scientifico del Geoparco

L’incontro è organizzato dal Geoparco delle Alpi Carniche con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la promozione del patrimonio geologico e della geodiversità (L.R. 15/2016) e in collaborazione con ASCA/LEGGIMONTAGNA.

Il cielo delle Alpi – Presentazione libro

La storia del cielo sopra le Alpi, da Otzi a Reinhold Messner con il CAI di Tolmezzo.

Sarà presentato mercoledì 5 ottobre alle ore 20.30 nella sede del Club Alpino Italiano di Tolmezzo il saggio di Alex Cittadella “Il cielo delle Alpi”, che ricostruisce in dodici tappe il rapporto che l’uomo ha instaurato con il clima delle Alpi nel corso dei secoli.
Com’è cambiato il clima sulle nostre montagne? E soprattutto, come l’uomo ha convissuto con le trasformazioni che hanno attraversato i millenni? A queste domande risponde Alex Cittadella nel suo libro Il cielo delle Alpi, edito da Laterza in collaborazione con il Club alpino italiano.

Nel corso dell’appuntamento, organizzato dalla Sezione del Club Alpino Italiano di Tolmezzo, l’autore dialogherà con Alessandro Pastore, presidente del Centro operativo editoriale del CAI, nonché uno fra i più importanti studiosi italiani dell’età moderna, e fra i maggiori storici dell’alpinismo e delle Alpi in Italia.

Il saggio di Cittadella ripercorre e ricostruisce in dodici tappe il rapporto che l’uomo ha instaurato con il clima delle Alpi nel corso dei secoli, attraverso le vicende di alcuni fra i personaggi più noti del passato e del presente.
L’autore cerca di comprendere cosa pensava Ötzi dell’ambiente in cui viveva e in cui trovò la morte, le circostanze in cui nacque l’idea di Annibale di valicare i passi alpini e le tipologie di esseri magici e religiosi a cui si sono da sempre votati i Walser per vivere fra le nevi e i ghiacci del Monte Rosa.
Andando avanti con i secoli, il libro indaga i fenomeni atmosferici e climatici che incantarono Leonardo da Vinci di fronte alle Alpi o, ancora, le osservazioni, gli studi e le rappresentazioni del clima alpino tra Sette e Ottocento effettuate da de Saussure, Napoleone, Turner e Segantini.
Per quanto riguarda i tempi più vicini a noi, possiamo seguire le modalità con le quali Mario Rigoni Stern e Pierluigi Cappello hanno raccontato l’ambiente alpino e i suoi significati per i più grandi alpinisti del Novecento, Walter Bonatti e Reinhold Messner. Il cielo delle Alpi, dunque, percorre il tempo e lo spazio narrandoli dall’interno, attraverso lo sguardo e le sensazioni di coloro che più di tutti sono entrati nell’immaginario collettivo come i veri conoscitori delle Alpi.