Gps per sciatori ed escursionisti

I sistemi GPS in montagna.

Un ricevitore GPS è un apparato elettronico in grado di identificare, con notevole precisione, la propria posizione grazie ai segnali ricevuti da una costellazione di satelliti. Unendo una serie ravvicinata di posizioni è in grado anche di immagazzinare un percorso vero e proprio, una rotta.
Senza addentrarci troppo nella complessa spiegazione di cosa sia il sistema GPS, in questo breve articolo vogliamo solo illustrare cosa si può ricavare utilizzando un ricevitore GPS durante una gita e quali possano essere i vantaggi derivanti dal poter disporre di questa tecnologia.

Avere la propria posizione anche in caso di maltempo ed anche tutto il tragitto percorso consente di avere accesso ad una serie di dati utili alla nostra sicurezza. E’ possible ovviamente trovare con estrema precisione la propria posizione su di una mappa, stabilire un percorso e seguirlo oppure percorrere il tragitto di andata a ritroso.
Si ha inoltre accesso ad un numero considerevole di informazioni quali 
quote, dislivelli, distanze, velocità, etc e si potrà anche sovrapporre il tragitto una delle molte mappe disponibili oppure ottenere immagini tridimensionali come la seguente:

Tracciato GPS Baba

Tracciato GPS scialpinistica Baba, Val Resia.

Questo genere di ricevitori è presente nella maggior parte degli smartphone moderni, in orologi dedicati ed in molte altre soluzioni professionali e non, disponibili in svariate forme e modelli. Comprese macchine fotografiche che permettono di “taggare” le immagini scattate con coordinate GPS in modo che sia possibile visualizzarle su mappe come quelle di google. Ogni foto al posto giusto!
Questo tipo di traccia può essere molto prezioso nello scialpinismo, in quanto permette di “seguire le briciole” anche in condizioni di scarsa visibilità, condizione non infrequente nella pratica di questo sport. Considerando che con la neve molti particolari orografici evidenti d’estate non sono così semplici da individuare e che spesso il percorso invernale differisce sostanzialmente da quello estivo per mille motivi, sicurezza della gita incluso e si naviga spesso a vista e senza tabelle e segnavia.
Seguire quindi la traccia con il GPS è un modo in più per garantirsi un ulteriore margine di sicurezza.
Molti di questi apparati GPS possono inoltre essere interfacciati con cardiofrequenzimetri, termometri, etc per fornire ancora più informazioni.

Qui di seguito potete vedere come venga mappata una gita scialpinistica alla Baba, in Val Resia, scorrendo con il mouse sul grafico dell’altitudine potete avere un’idea delle quote percorse.
E’ molto semplice, ma dà l’idea della potenza dello strumento, zoomando con la mappa OSM è possible vedere perfino le svolte effettuate durante la salita.

[map style=”width: auto; height:400px; margin:20px 0px 20px 0px; border: 1px solid black;” z=”14″ gpx=”https://caitolmezzo.it/wp-content/uploads/11_04_2013_Baba.gpx”]

Alcune delle informazioni che si possono ricavare dal tracciato gpx generato dal gps durante la sciata:

Nome traccia: 11/04/2013 Baba
Descrizione:
Commento:
Segmenti: 1
Punti: 1748
Tempo inizio (locale): 11/04/2013 8.16.33
Tempo fine (locale): 11/04/2013 13.13.41
Durata percorso: 4:57:08
Distanza percorsa: km 11,345
Tempo in movim.: 3:48:20
Tempo in stop: 1:08:48
Velocità media: 2,29 km/h
Velocità in movim.: 2,92 km/h
Quota minima: m 789
Quota massima: m 2026
Dislivello salita: m 1290
Dislivello discesa: m 1293
Tempo di salita: 3:04:43
Tempo di discesa: 1:19:53
Velocità di salita: m/h 419
Velocità di discesa: m/h 971

Un ringraziamento per il file gpx a Claudio Fava, ottimo compagno di escursione ed autore, insieme a Matteo Moro, della guida di scialpinismo:

“Da San Candido al Tricorno. 100 itinerari scialpinistici nelle Alpi orientali” ISBN: 8885504574

Simonetti – Quarant’anni di alpinismo

ROBERTO SIMONETTI – QUARANT’ANNI DI ALPINISMO

Fotografie selezionate dall’archivio personale dell’Accademico del CAI

Sabato 20 aprile 2013, ore 20:30
Presso la Sede del CAI di Tolmezzo in via Val di Gorto, 19

Simonetti - jpg

Simonetti – jpg

Roberto Simonetti  è il protagonista di questa serata dove, come da titolo, verranno ripercorsi quaranta anni di alpinismo.

La rassegna fotografica commentata dallo stesso Simonetti è un riassunto per immagini tratto dall’archivio personale dell’autore che solo recentemente ha iniziato a far conoscere. Non si tratta semplicemente dell’esposizione di un pur eccezionale curriculum di scalate, ma anche di una ben riuscita narrazione che prende origine dal paese di origine, Cabia, con le sue tradizioni, per continuare con immagini tratte dal periodo di lavoro all’estero.
Si passa dalle immagini di piogge torrenziali nel deserto a scalate sulle montagne di casa, dalla pesca subacquea nel Mar Rosso ad aneddoti riguardo i numerosi compagni di cordata.

Un appuntamento da non perdere per conoscere dal vivo un personaggio che asseconda in maniera rigorosa la sua straordinaria, disinteressata passione per la montagna.

info: Sede CAI, Via val di Gorto, 19 – Tolmezzo (UD)
tel/fax: +39 0433 466446
info@caitolmezzo.it

 

Serata filmati – Val Aupa e Parco Prealpi Giulie

STORIA DI UOMINI E DI PIETRE

Serata di proiezioni in alta risoluzione: “Storie di uomini e pietre”
dedicate alla Val Aupa, al Monte Canin e al Parco delle Prealpi Giulie.
Filmati a cura di Ivo Pecile e Sandra Tubaro, presenti alla serata.

Venerdì 29 marzo 2013 ore 21:00
Presso la Sala congressi della Comunità Montana, in via Carnia Libera 1944, 29 a Tolmezzo

Storie di Uomini e di PietreVerranno proiettati due filmati, entrambi in alta risoluzione.

Il Primo, “Doi viaz a buonore – doi viaz a la sere” è un omaggio alla Val Aupa e alla sua gente.
La Val Aupa viene presentata attraverso i racconti delle persone che ci hanno vissuto e lavorato e che ci abitano e lavorano tuttora, oltre che attraverso le immagini sapientemente colte da Ivo e Sandra.
Sarà presente anche Kaspar Nickles, guida naturalistica del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, oltre che abitante della Val Aupa dove lavora come “operatore del territorio” in quanto contadino, operatore agrituristico, guida naturalistica e vicepresidente dell’associazione culturale locale “La Cort dai Gjats”.

Il secondo filmato, “Il giardino di Pietra”, con la voce narrante di Carlo Tolazzi, illustra i vari aspetti legati al carsismo e alla flora alpina della zona del Monte Canin, cuore del Parco Naturale delle Prealpi Giulie. E’ il nuovo documentario di SentieriNatura, girato sempre da Ivo Pecile e Sandra Tubaro sull’altopiano del Canin.
Si tratta di 25 minuti, in alta risoluzione Full HD, nei quali si susseguono immagini altamente spettacolari relative alle sculture carsiche del Canin che creano forme che mutano con il trascorrere delle ore.
In migliaia di anni, acqua e gelo hanno disegnato un paesaggio straordinario, impreziosito da una flora che non teme le difficoltà imposte da condizioni così estreme.
E’ il giardino di pietra, un luogo magico e misterioso che non può lasciare indifferenti. Un luogo dove gli echi della storia dell’uomo impallidiscono al confronto con la storia geologica.
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La neve e la matematica

non esistono in natura due fiocchi di neve identici

Cristallo di neve

Cristallo di neve

Nonostante la storia che gli Inuit abbiano centinaia di termini per indicare i vari tipi di neve non sia altro che il frutto di un fraintendimento lessicale, è invece vero che esistono svariati tipi di neve, di nevicate e di precipitazioni nevose. Così differenti tra loro da dover necessitare di una vera e proprio classificazione.

I fiocchi di neve sono il risultato di un fenomeno altamente complesso che ha origine in atmosfera e che genera una notevole varietà di cristalli.

Immagini pubblicate con il consenso di Kenneth G. Libbrecht, professore di fisica del Caltech

Molti avranno sentito dire che “non esistono in natura due fiocchi di neve identici“. Ma è vero?
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