Cambodian Caves Life 2016

Con grande piacere pubblichiamo il comunicato stampa della Spedizione speleologica alla quale hanno partecipato anche alcuni nostri soci:

 

Spedizione speleologica italiana Cambodian Caves Life 2016

Si è ufficialmente conclusa la seconda spedizione speleologica italiana in Cambogia, partita il 28 gennaio scorso.
Le ricerche, condotte da Antonino Torre (capo spedizione), Claudio Schiavon, Alfea Selenati del Gruppo Speleologico Carnico – CAI Tolmezzo; Gian Domenico Cella (coordinatore scientifico), Vittoria De Regibus del Gruppo Grotte CAI Novara; Antonio Cosentino, documentarista e fotoreporter ufficiale della spedizione, Crig Geographical Exploring – Genova; Marco Scofet, Gruppo Speleologico Piemontese CAI UGET – Torino si sono concentrate su una zona che si è rivelata particolarmente ricca di cavità, la collina (Phnom) Kamping Poy (provincia di Battambang). Qui sono state e esplorate e documentate 7 grotte (per un totale di quasi 2 km di lunghezza) accomunate dalla presenza di profondi pozzi e, quasi tutte, da ambienti di grandi dimensioni, con saloni fino a 40-50 m di altezza.
Purtroppo l’esplorazione è stata fortemente ostacolata, una volta scesi in profondità, dal calore e dall’umidità ambientali, (32 °C a oltre 90% di umidità relativa) al limite della curva di sopravvivenza, che hanno costretto gli speleologi a limitare la permanenza a pochi minuti. Questo apetto, non usuale in grotta e scarsamente documentato in letteratura, è attualmente oggetto di approfondimento.
Molte le particolarità che si aggiungono alla belezza della grotte: ad esempio l’innalzarsi dal fondo di un pozzo d’ingresso della La Ang (grotta) Spoon di un colossale albero della famiglia del tek di una sessantina di metri di altezza, oppure nella La Ang Mombay depositi di cristalli trasparentissimi di calcite birifrangente (spato d’Islanda), scintillanti come gemme alla luce dei caschi speleo. La Ang Bysay, la più facilmente accessibile, si è rivelata invece un luogo di culto con tanto di statue di Buddha, tangka, tracce di permanenza, forse temporanea, di monaci buddisti. Di tutte è stata acquisita la classica documentazione speleometrica, nonché foto e video, anche con l’impiego di un drone, allo scopo di produrre una relazione scientifica e un documentario.
Come da programma, gli speleologi negli ultimi giorni hanno messo da parte tute,caschi e scarponi per più comodi sandali, magliette e bermuda da turisti ai Tropici, e hanno visitato zone di grande interesse e fascino, alcune poco frequentate, come gli antichi templi induisti (VII secolo) di Sambor, immersi nella foresta, o il santuario buddista di Phnom Santuk, raggiungibile con una scalinata di 800 gradini. Ma ne valeva la pena, la fatica è stata adeguatamente ripagata e l’arsura debellata con un bel bicchierone di succo di canna da zucchero, spremuto al momento.
Grande soddisfazione dunque per tutto il gruppo, due componenti del quale (Scofet e Torre) al momento continuano (in motocicletta!) le ricerche al confine nordorientale della Cambogia, per avere conferma dell’ esistenza di un affioramento calcareo, il più vasto del Paese secondo informazioni ricevute. Che preparino la terza spedizione? Se ne riparlerà.

Vittoria De Regibus (addetta stampa)

Sponsor: Naturalpe Adventure (Pasian Di Prato, UD), Cai Sezione di Tolmezzo (UD).
Patrocini: Cai sezioni di Tolmezzo (Ud), Novara, UGET Torino

Novara, 18 febbraio 2016

Video presentazione studio bacino del Rio Vaat

Volantino serata - pdf

Volantino serata – pdf

Sabato 27 febbraio, alle ore 20:30, nella sala consiliare del Comune di Cavazzo Carnico, verrà presentato il video di diffusione dei risultati del progetto Rio Vaat.

I lavori inerenti al progetto “Rio Vaat”, che ha avuto inizio nel corso del 2010, hanno i seguenti obiettivi:

  • Fornire una caratterizzazione idrogeologica della catena del monte Faeit, che si estende da Sella Chianzutan fino a giungere alle sponde del Lago di Cavazzo, comprendendo anche parte del territorio di Alesso. Particolare attenzione è stata data al monitoraggio delle acque del Rio Vaat (che dà il nome al progetto ed al team di studio) che provvedono ad alimentare in toto le frazioni di Cesclans, Mena, Somplago e Interneppo, e per la maggior parte il Comune di Bordano.

    Panoramica dell'area di studio del progetto

    Panoramica dell’area di studio del progetto

  • Definire il rapporto tra le matrici idriche principali: meteorica, superficiale, sotterranea:
  • componente meteorica (grazie ai dati forniti da tre pluviometri posti rispettivamente a Sella Chianzutan, Cesclans e Alesso);
  • componente superficiale e componente sotterranea mediante: (1) esecuzione delle analisi di portata, pH, temperatura e conducibilità con cadenza mensile, di 18 sorgenti esterne che possono essere interconnesse con il bacino idrico lungo tutta la catena del Faeit; (2) esecuzione dell’analisi “in continuo” dei principali parametri chimico-fisici e di livello idrico dell’acqua presente all’interno della grotta del Rio Vaat, grazie al posizionamento di una sonda nel sifone della stessa (posizionata con l’ausilio di uno spelosub).2

In pratica lo scopo del progetto è quello di riuscire a definire il percorso sotterraneo delle acque sotta la catena del monte Faeit.
Del team, composto da membri del gruppo speleologico Carnico “Michele Gortani”, del C.A.T. di Trieste e dal Gruppo Grotte del CAI di Novara, fanno parte speleologi, geologi, idrologi e chimici.

Continua a leggere

Spiro Dalla Porta Xydias – Presentazione libro Ravascletto

Spiro a Ravascletto - Pdf

Spiro a Ravascletto – Pdf

L’albergo Pace Alpina di Ravascletto
vi invita alla presentazione del 62° libro dell’Accademico del C.A.I.
Spiro Dalla Porta Xydias
presidente del gruppo scrittori di montagna d’Italia e socio onorario del C.A.I.
dal titolo:
Alfabeto della Montagna
Edizione nuovi sentieri di Bepi Pellegrinon
Il libro verrà presentato da Gabriella Pison e Dario Fabris che ne leggerà alcuni passi
Sabato 13 febbraio, ore 17.00
… seguirà brindisi

Spedizione speleo in Cambogia 2016

speleo-bigPartirà tra pochi giorni la seconda spedizione speleologica italiana in Cambogia.
Dopo l’esperienza del 2013, che ha dato risultati positivi e buone speranze per futuri lavori, si è ricostituito un team, nominatosi Project Cambodian Caves Life 2016, di cui fanno parte sette speleologi provenienti da vari Gruppi. Ecco i loro nomi: Antonino Torre, capo spedizione (Gruppo Speleologico Carnico – CAI Tolmezzo), Gian Domenico Cella (Gruppo Grotte CAI Novara), Antonio Cosentino, documentarista e fotoreporter ufficiale della spedizione (Crig Geographical Exploring – Genova), Vittoria De Regibus (Gruppo Grotte CAI Novara), Marco Scofet (Gruppo Speleologico Piemontese CAI UGET – Torino), Claudio Schiavon e Alfea Selenati (Gruppo Speleologico Carnico – CAI Tolmezzo).
Il 28 gennaio si ritroveranno a Malpensa, prima destinazione Phnom Pen. Qui ci sarà ad accoglierli Oscar Marchi, l’accompagnatore nei 17 giorni di permanenza in Cambogia, e qui avverrà l’incontro con una docente della facoltà di Geologia, già conosciuta in occasione della prima spedizione e di grande aiuto nel fornire indicazioni e materiale cartografico.
20131119_175638Luogo delle esplorazioni sarà il Nordovest del Paese, in particolare la provincia di Battambang, che a una prima veloce ricognizione nel 2013 ha dato riscontri incoraggianti per ulteriori ricerche nei calcari locali. Le grotte della zona si segnalano anche per la presenza di colonie di chirotteri, in numero inimmaginabile in Italia: dalla sola, cosiddetta, Bat Cave, enorme spaccatura nella formazione calcarea di Phnom Sampeu, escono in volo ogni sera al tramonto 2-3 milioni (stimati) di pipistrelli.
Altra zona calcarea in cui il gruppo intende iniziare le ricerche è quella delle montagne nella provincia di Pailin, finora sconosciute alla speleologia ma ben note per le miniere di pietre preziose e per aver dato l’ultimo rifugio a Pol Pot e ai suoi fedelissimi.
Non mancheranno i giorni di, relativo, riposo da dedicare al piacere del turismo, per il quale la Cambogia non è di sicuro avara: dalle straordinarie città-tempio di Angkor ai singolari villaggi galleggianti del lago Tonle Sap agli onnipresenti mercati e mercatini, entusiasmanti per la ricchezza dei loro colori, odori, per la gente sempre vociante e in movimento, che non nega mai un sorriso a chi le presta anche solo un fuggevole sguardo.

Immagini della spedizione Cambogia 2013: