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L‘Alpenverein di Simbach ospita il CAI di Tolmezzo

20160806_201710Nell’ambito del gemellaggio della citta di Simbach am Inn con la città di Tolmezzo, anche le rispettive sezioni Cai hanno avuto modo di avvicinarsi e di conoscersi reciprocamente.
Durante il mese di agosto del 2015 la sezione Cai di Tolmezzo ha ospitato alcuni soci dell’Alpenverein di Simbach am Inn, che sono stati accompagnati in cima alla montagna di casa, l’Amariana.
L’Alpenverein di Simbach am Inn ha voluto quindi invitare la sezione Cai di Tolmezzo a casa loro: dal 5 al 7 agosto 2016 siamo stati ospitati presso la “Simbacher Hutte”, rifugio che si trova nella regione del Salisurghese – Alpi Bavaresi a ovest di Zell am See.
Gli amici di Simbach hanno saputo dimostrare tutta la loro simpatia e accoglienza: dopo averci accompagnato sullo Spielberghorn, hanno organizzato la cena per tutti in rifugio. Ovviamente abbondante e ben accompagnata da ottima birra.
Questo è stato il momento conviviale che ha visto anche lo scambio dei gagliardetti della sezione, con Hugo Retzer che ha fatto gli onori di casa. Heinz Heinle ha consegnato una targa di riconoscimento per l’aiuto ricevuto in occasione del suo infortunio sull’Amariana lo scorso anno.

Si è trattato di un fine settimana molto interessante, che ha dato modo a tutti di conoscerci meglio e di gettare le basi per future collaborazioni.

Inaugurazione Rifugio Talm

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Invito - jpg

Invito – jpg

La Sezione del C.A.I. di Ponte di Piave/Salgareda (TV)
E’ LIETA DI INVITARE GLI AMICI DI:
Ponte di Piave, Salgareda, Prato Carnico e quanti vorranno partecipare alla

INAUGURAZIONE DEL RIFUGIO TALM
Nelle Dolomiti Pesarine
Domenica 29 maggio 2016
Ore 11,00

Interverranno :
l’Assessore dell’Agricoltura e Foreste della Regione Friuli V.G. (Cristiano Shaurli)
Il Sindaco del Comune di Prato Carnico
Il Sindaco del Comune di Ponte di Piave
Il Sindaco del Comune di Salgareda

In allegato l’invito in formato PDF con i dettagli del programma.

Cambodian Caves Life 2016

Con grande piacere pubblichiamo il comunicato stampa della Spedizione speleologica alla quale hanno partecipato anche alcuni nostri soci:

 

Spedizione speleologica italiana Cambodian Caves Life 2016

Si è ufficialmente conclusa la seconda spedizione speleologica italiana in Cambogia, partita il 28 gennaio scorso.
Le ricerche, condotte da Antonino Torre (capo spedizione), Claudio Schiavon, Alfea Selenati del Gruppo Speleologico Carnico – CAI Tolmezzo; Gian Domenico Cella (coordinatore scientifico), Vittoria De Regibus del Gruppo Grotte CAI Novara; Antonio Cosentino, documentarista e fotoreporter ufficiale della spedizione, Crig Geographical Exploring – Genova; Marco Scofet, Gruppo Speleologico Piemontese CAI UGET – Torino si sono concentrate su una zona che si è rivelata particolarmente ricca di cavità, la collina (Phnom) Kamping Poy (provincia di Battambang). Qui sono state e esplorate e documentate 7 grotte (per un totale di quasi 2 km di lunghezza) accomunate dalla presenza di profondi pozzi e, quasi tutte, da ambienti di grandi dimensioni, con saloni fino a 40-50 m di altezza.
Purtroppo l’esplorazione è stata fortemente ostacolata, una volta scesi in profondità, dal calore e dall’umidità ambientali, (32 °C a oltre 90% di umidità relativa) al limite della curva di sopravvivenza, che hanno costretto gli speleologi a limitare la permanenza a pochi minuti. Questo apetto, non usuale in grotta e scarsamente documentato in letteratura, è attualmente oggetto di approfondimento.
Molte le particolarità che si aggiungono alla belezza della grotte: ad esempio l’innalzarsi dal fondo di un pozzo d’ingresso della La Ang (grotta) Spoon di un colossale albero della famiglia del tek di una sessantina di metri di altezza, oppure nella La Ang Mombay depositi di cristalli trasparentissimi di calcite birifrangente (spato d’Islanda), scintillanti come gemme alla luce dei caschi speleo. La Ang Bysay, la più facilmente accessibile, si è rivelata invece un luogo di culto con tanto di statue di Buddha, tangka, tracce di permanenza, forse temporanea, di monaci buddisti. Di tutte è stata acquisita la classica documentazione speleometrica, nonché foto e video, anche con l’impiego di un drone, allo scopo di produrre una relazione scientifica e un documentario.
Come da programma, gli speleologi negli ultimi giorni hanno messo da parte tute,caschi e scarponi per più comodi sandali, magliette e bermuda da turisti ai Tropici, e hanno visitato zone di grande interesse e fascino, alcune poco frequentate, come gli antichi templi induisti (VII secolo) di Sambor, immersi nella foresta, o il santuario buddista di Phnom Santuk, raggiungibile con una scalinata di 800 gradini. Ma ne valeva la pena, la fatica è stata adeguatamente ripagata e l’arsura debellata con un bel bicchierone di succo di canna da zucchero, spremuto al momento.
Grande soddisfazione dunque per tutto il gruppo, due componenti del quale (Scofet e Torre) al momento continuano (in motocicletta!) le ricerche al confine nordorientale della Cambogia, per avere conferma dell’ esistenza di un affioramento calcareo, il più vasto del Paese secondo informazioni ricevute. Che preparino la terza spedizione? Se ne riparlerà.

Vittoria De Regibus (addetta stampa)

Sponsor: Naturalpe Adventure (Pasian Di Prato, UD), Cai Sezione di Tolmezzo (UD).
Patrocini: Cai sezioni di Tolmezzo (Ud), Novara, UGET Torino

Novara, 18 febbraio 2016