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Castagnata 2016 Rif. Cimenti – Floreanini

Domenica 30 ottobre è prevista la tradizionale escursione sezionale al Rifugio Cimenti Floreanini.
img_2799Si tratta dell’appuntamento che chiude ufficialmente la stagione escursionistica del Cai di Tolmezzo.
Il ritrovo è previsto presso la nostra sede in via Val di Gorto a Tolmezzo alle ore 8.00. Ci si sposterà con mezzi propri.
L’escursione avverrà per il sentiero di S. Ilario, salita ore 2 circa, discesa 1,30.
All’arrivo in rifugio è previsto il pranzo per tutti, con castagnata finale. Gradite bevande e dolci al seguito….
L’escursione sarà soprattutto un’occasione per condividere un momento conviviale e di festa tra soci “vecchi e nuovi”.
Siete tutti invitati a partecipare. Per motivi organizzativi si richiede conferma alla segreteria (0433 466446 o via mail a info@caitolmezzo.it) entro venerdì 28 ottobre.

47a Stagione di Prosa della Carnia a prezzo agevolato per i soci CAI

47prosaAnche per la stagione 2016-2017 la Sezione di Tolmezzo del CAI, grazie al Comune di Tolmezzo, offre a tutti i propri soci la possibilità di avere l’abbonamento alla 47^ Stagione di Prosa della Carnia a condizioni di prezzo agevolato a partire da € 105,00 anziché € 120,00.
Maggiori informazioni sul sito del Comune

I soci potranno usufruire della tariffa agevolata esibendo, al momento della sottoscrizione, la tessera associativa in corso di validità

47a Stagione Prosa, locandina PDF

In Carnia per terre alte

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Locandina – jpg

Il progetto editoriale di Omar Gubeila presentato al CAI di Tolmezzo

Con l’arrivo dell’autunno riprendono le serate culturali e divulgative organizzate dalla Sezione del CAI di Tolmezzo.
Il nuovo ciclo prenderà il via martedì 11 ottobre, alle ore 20.45, nella sede CAI di via Val di Gorto, con la presentazione del progetto editoriale di Omar Gubeila,’In Carnia per Terre Alte’, una guida romanzata dedicata alle montagne carniche.
In occasione dell’appuntamento, Gubeila, socio CAI, fondatore e curatore del noto blog ‘Ai piedi delle Carniche’, racconterà come è nata l’idea del libro che trova nel crowfounding la via maestra per giungere al grande pubblico.
Il volume al momento è disponibile solo in bozza; sarà editato e stampato al raggiungimento dell’obiettivo di stampa avviato con la raccolta fondi. In un secondo momento la guida romanzata sarà in prima battuta spedita a chi ha dato la propria adesione durante la campagna di crowdfunding e in un secondo momento sarà acquistabile da tutti nelle “classiche” librerie.
Durante la serata l’autore dialogherà con il pubblico.

L’ingresso è gratuito.

info: Sede CAI, Via Val di Gorto, 19 – Tolmezzo (UD)
tel/fax: +39 0433 466446
info@caitolmezzo.it
https://www.facebook.com/caitolmezzo/

Via normale dell’anello – Monte Sernio per cresta sud ovest

La via dedicata a Sergio Liessi e al CAI di Tolmezzo.

[NOTA 31/10/2016: a richiesta forniamo la traccia gps del percorso, si prega però di leggere la relazione dei salitori, pubblicata su “Alpi Venete”, e di considerare che il percorso è riservato a persone con ottima esperienza di montagna, piede fermo e senza vertigini… ma soprattutto con un buon senso dell’orientamento!!!…. via-dell-anello-monte-sernio.gpx]

vialiessiDevi venire a fare il sentiero che ho intenzione di dedicare a Sergio Liessi e alla sezione Cai di Tolmezzo”.
Questo è ciò che mi disse Adriano Sbrizzai appena conosciuto otto mesi fa circa durante l’inaugurazione della palestra di arrampicata indoor “Erwin Maier” di Paluzza.
E’ bellissimo e lo devi venire a provare, corre lungo la cresta sud – ovest.
Ho accolto l’invito con un misto di scetticismo e curiosità.
Passano i mesi, e a inizio settembre arriva la “convocazione”. Adriano ci chiama per il giro inaugurale di questo percorso. Il gruppo è costituito da quattro soci della sezione Cai di Ravascletto (Adriano ed Emiliano Sbrizzai, Sandri Ireno ed Agostino Screm), e la nutrita rappresentanza della sezione di Cai di Tolmezzo (Benzoni Alessandro, Pietro De Faccio, Adriana Bonanni, Gerometta Lorenzo, Giovanni Anziutti, Brollo Silvano, Iob Enrico).
Tempo di salutarci nei pressi di rio Ambruseit dove lasciamo la macchina che subito si parte con un buon passo. Lungo il sentiero Adriano mi spiega con dovizia di particolari come è nata l’idea di questo percorso: Sergio Sabadelli, Sergio Liessi e Silvano Brollo l’avevano pensato molti anni fa, ma la difficoltà di alcuni passaggi ricoperti di distese di mughi avevano fatto desistere dall’intento.
E’ così che Adriano decide, un anno fa circa, che è ora di riprovarci, assieme a suo figlio Emiliano. Armati di quanto necessario per aprire il sentiero, cominciano un incessante lavoro che, promettono, non deluderà.
Lasciato sulla sinistra il ricovero forestale di Palasecca di mezzo, proseguiamo per Pra Danèit e seguendo la traccia bollinata di rosso fino a raggiungere la cresta che separa la Val Nuvièrnulis dalla valle del bacino del rio Ambruseit.

Si apre la vista sul versante sud  del Sernio, e io lì mi chiedo da dove dobbiamo passare. Non sembrano esserci passaggi logici da fare senza corda. Qui iniziano le sorprese: scendiamo su una traccia aperta in mezzo ai mughi (un lavoro incredibile, una galleria in mezzo ai mughi), alla sella Pra Danéit per poi spostarci sul versante della Val Nuvièrnulis. Da qui saliamo un primo colatoio detritico che sta ai piedi della cresta sud del M.te Sernio. Proseguiamo per tracce tra mughi e percorriamo ancora un colatoio, accompagnati dai diversi aneddoti che Adriano, noncurante della fatica di molti di noi, ha in merito questa salita. Quello che sorprende è il fiuto che certe persone come lui hanno nel trovare passaggi nascosti agli occhi dei più. Tant’è che il tempo vola, e in poco meno di quattro ore ci troviamo sull’anticima sud-est del Sernio. La quale ci riserva un’ulteriore sorpresa. E’ impossibile percorrere la cresta che ci si presenta di fronte. Ci affacciamo quindi su un invaso a ovest che scende per 40 metri. Questo è un passaggio delicato, che permette di raggiungere una piccola cengia che attraversa trasversalmente l’anticima in direzione della cima vera e propria e che termina sul canalone che le divide. Siamo in dirittura d’arrivo, e dopo un centinaio di metri siamo in cima.

In cima ultima sorpresa: stappata la bottiglia di prosecco di rito, un paio di fette di salame… e.. manca qualcuno. Zitto zitto Enrico si è preparato per una discesa alternativa. Dopo pochi minuti, analizzata la direzione del vento, ci lascia per un fantastico rientro in parapendio.

A noi non rimane che rientrare al rifugio M.te Sernio, dove gli onori di casa questa volta li fa Silvano, instancabile manutentore di questa bellissima struttura. Tra un caffè e un prosecco e birre che non so da dove tira fuori, miriamo e rimiriamo il percorso fatto.
Adriano ci comunica che questo ha preso il nome “La via normale dell’anello” perché permette di creare l’anello con la via normale che sale dal versante nord-est e con la via che parte dallo spigolo nord-ovest.
Come già detto, dedicata alla Sezione Cai di Tolmezzo e al compianto Sergio Liessi.
Visibilmente emozionato, ringrazia tutti noi per il regalo che gli abbiamo fatto venendo con lui a inaugurarlo.
In realtà siamo noi ad essere grati a lui e a suo figlio Emiliano che hanno lavorato per rendere percorribile un percorso in grado di offrire un ambiente incredibile e affascinante. Da percorrere certamente con la consapevolezza che comunque richiede allenamento, capacità alpinistiche e di orientamento.
Questa non vuol essere la relazione della via. Ci hanno già pensato gli autori ad elaborarla, ed è di prossima pubblicazione sulle riviste del Cai.
Questo vuol solo essere il giusto omaggio a chi ha dedicato il proprio tempo a realizzare un sogno che arriva fino a noi.

Alessandro Benzoni