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La Sezione di Forni di sopra del CAI organizza la conferenza:
Il calice della fortuna
Vivere e sopravvivere tra zero e ottomila
Conferenza di Kurt Diemberger
Sabato 13 ottobre 2018 ore 18.00
Forni di Sopra ‘Ciasa dai Fornés’
(via Nazionale, 133)
Ingresso libero
Kurt Diemberger
è l’unico alpinista vivente ad avere all’attivo due prime ascensioni assolute di cime oltre gli ottomila metri. Nel 1957 con Hermann Buhl ed altri due compagni conquistò senza portatori di alta quota e senza respiratori il Broad Peak, introducendo in questo modo lo stile alpino in Himalaya. Nel 1960 conquistò il Dhaulagiri, probabilmente la cima più alta che sia mai stata raggiunta, in prima assoluta, senza l’uso di ossigeno.
Dopo una pausa di 18 anni, dedicati a viaggi avventurosi in giro per il mondo, nel 1978 Diemberger ha ripreso a scalare le montagne più alte della terra. Nel 1978 infatti ha raggiunto, in primavera, la cima del Makalu (8481 m) ed in autunno quella dell’Everest (8850 m), realizzando il primo film in sonoro sincrono dalla vetta.
All’Everest è tornato diverse volte, ormai ne conosce ogni lato; ha realizzato il film A due passi dalla cima per la televisione italiana ed il documentario sul primo tentativo all’inviolata parete Est, per il quale gli è stato riconosciuto un ‘EMMY’, il massimo premio americano. Ha poi salito il Gasherbrum II (8035 m) ed è ritornato a scalare il Broad Peak – dopo 27 anni!
Ripetutamente è andato al K2, dove ha realizzato quattro film. Nella catena del Hindukush ha legato il suo nome alla prima ascensione di vari seimila e settemila; è stato più volte in Groenlandia, Africa ed America.
È conosciuto come ‘il cineasta degli ottomila’ per i numerosi film realizzati in Himalaya. Lo si può definire una persona internazionale avendo partecipato ad oltre venti spedizioni di diversi paesi. Vive tra l’Italia e l’Austria, ma la maggior parte dell’anno la trascorre viaggiando e filmando in montagna, nella giungla, nel deserto.
Ha scritto due libri editi dalla Vivalda/CDA: Tra zero e ottomila e Gli spiriti dell’aria.
Il terzo libro K2 – IL NODO INFINITO – sogno e destino (editore Corbaccio) è il racconto di trent’anni di esplorazioni, tentativi ed infine… la cima, sogno suo e della compagna Julia Tullis; si conclude con la terribile tragedia quando nella bufera persero la vita Julie ed altri quattro alpinisti.
Ha vinto il primo premio assoluto ITAS-LETTERATURA DI MONTAGNA nel 1989.
Nel 1986 insieme avevano ancora realizzato un film sulla vita dei tibetani di Tasbigang, per il quale hanno ricevuto il premio unico per i film in video al Festival di Trento 1987.
Nel 1989 ha vinto il ‘GRAN PREMIO CITTÀ DI TRENTO GENZlANA D’ORO’ con il film-video K2 – TRAUM UND SCHICKSAL (K2 – sogno e destino) a cui sono stati in seguito assegnati numerosi altri premi.
E Kurt oggi?… «Solo gli spiriti dell’aria sanno che cosa incontrerò dietro le montagne… ma io vado avanti» dice un vecchio proverbio groenlandese.
Sono stati da poco pubblicati due nuovi suoi libri attualmente in traduzione: AUFBRUCH INS UNGEWISSE (Piper editore) e DER SIEBTE SINN (AS editore).