Archivi categoria: eventi

Inaugurazione mostre “Senza Posa” e “K2” Palazzo Frisacco

SENZA POSA – ITALIA K2 DI MARIO FANTIN. RACCONTO DI UN’IMPRESA

K2 – IMMAGINI DAL KARAKORUM

Nell’anno in cui ricorrono i 150 anni di storia della nostra Sezione di Tolmezzo del CAI, numerosi appuntamenti verranno proposti al pubblico per ricordare la storia della sezione, le sue attività e i suoi soci più illustri. Tra questi, il grande alpinista Cirillo Floreanini, che proprio nel 2024 avrebbe compiuto cent’anni e che esattamente settant’anni fa, nel 1954, partecipava alla spedizione che per prima avrebbe conquistato la vetta del K2.

Questo triplice anniversario – 150 anni della sezione, 100 anni di Cirillo Floreanini e 70 anni dall’ascesa al K2 – viene ricordato innanzitutto attraverso due mostre parallele che verranno inaugurate venerdì 16 febbraio prossimo, alle 18, a Palazzo Frisacco, a Tolmezzo: SENZA POSA – ITALIA K2 DI MARIO FANTIN. RACCONTO DI UN’IMPRESA, messa a disposizione dal Club Alpino Italiano e qui allestita a cura della Sezione tolmezzina, e K2 – IMMAGINI DAL KARAKORUM, concessa al Geoparco delle Alpi Carniche dal Museo Friulano di Storia Naturale, ora depositario dell’Archivio “Ardito Desio”.

Nel primo allestimento si ripercorre l’impresa del 1954 vista da dietro la cinepresa del regista Mario Fantin, il “tredicesimo alpinista” della spedizione. Il suo taccuino originale, recentemente ritrovato tra le carte di famiglia, costituisce la parte centrale del racconto, perché in quelle pagine vi sono gli appunti che scrisse durante la spedizione: riprese da realizzare, disegni di inquadrature da registrare, il piano di lavorazione, entusiasmi, impressioni, fatiche.

All’interno dell’area espositiva trova spazio la sala 150 anni di Storie d’alpinismo che ripercorre i momenti salienti della storia dell’alpinismo tolmezzino e carnico.

Al secondo piano, la mostra K2 – IMMAGINI DAL KARAKORUM racconta, attraverso straordinarie testimonianze fotografiche, la storia di entrambe le spedizioni italiane coordinate da Ardito Desio: la prima, del 1929, prettamente esplorativa e scientifica, e quella del 1954 ripresa da Fantin e coronata dal successo.

Dopo la serata di inaugurazione, le due mostre saranno aperte al pubblico dal 17 febbraio al 18 marzo nei consueti orari di apertura di Palazzo Frisacco (chiuso il martedì).

𝐈 𝟏𝟓𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐩𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐓𝐨𝐥𝐦𝐞𝐳𝐳𝐨

L’8 febbraio del 1874 nasceva a Tolmezzo la prima Sezione del CAI – Club Alpino Italiano della nostra regione, la terza dell’area veneta.
Una STORIA unica nel panorama regionale che dà inizio a 150 anni di STORIE di alpinismo.
Era l’8 febbraio del 1874 quando a Tolmezzo nacque la prima sezione autonoma del Club Alpino Italiano della nostra regione, terza nell’area veneta dopo le sezioni di Agordo e Auronzo, diciottesima per ordine di costituzione a livello nazionale.
La Sezione fu istituita per volontà di un ristretto gruppo di studiosi e appassionati, convinti che Tolmezzo, posta all’estremo lembo della cerchia alpina, potesse rappresentare la culla ideale dell’alpinismo friulano. Il fine principale del sodalizio, che al momento della fondazione contava 82 soci (al settimo posto in termini numerici tra le diciotto sezioni italiane), fu quello di studiare il territorio regionale montano attraverso le esplorazioni scientifiche.
Proprio per questo motivo a ricoprire il ruolo di Presidente fu chiamato il Professor Torquato Taramelli, all’epoca insegnante a Udine, insigne geologo, convinto assertore dell’idea alpinistica e in seguito Rettore dell’Università di Pavia.
La vicepresidenza invece spettò all’avvocato carnico Michele Grassi, padre delle sorelle Anna e Minetta, le tolmezzine entrate di diritto nella storia dell’alpinismo con le loro ardite imprese, tra cui la prima ascesa assoluta al Monte Sernio. Tra i consiglieri figuravano oltre al Professore udinese Giovanni Marinelli, nomi di spicco della solida e colta borghesia carnica come l’avvocato Campeis, il Dottor Romano De Prato, Giuseppe Chiussi e Isidoro Dorigo.


La prima manifestazione collettiva sociale si svolse nell’agosto del 1874 con una riunione che inaugurò i locali della sede e un’escursione a Paluzza con salita al Monte Tersadia, poiché all’epoca il raggiungimento dell’Amariana aveva suscitato una discussione tra alcuni soci che reputavano la via alla cima “pericolosissima e quasi inaccessibile da percorrere in tempi brevi e senza inconvenienti.”
La prima pubblicazione Alpinistica friulana “Dal Peralba al Canino – Raccolta di Atti, notizie e relazioni riguardanti le Alpi Friulane” del giugno del 1875 fu pubblicata per cura della Presidenza dalla Sezione di Tolmezzo del Club Alpino Italiano, che in quegli anni aprì anche un gabinetto di lettura.
All’inizio del 1880 la sede del CAI di Tolmezzo fu ufficialmente spostata a Udine: i tempi mutarono rapidamente e l’idea alpinistica altrettanto; in questo senso la città era più sensibile e aperta ai nuovi temi e avvertiva meglio l’urgenza di determinati problemi. Tuttavia, la sezione del CAI di Udine si sciolse pochi mesi dopo; i soci superstiti diedero vita a un nuovo sodalizio, la Società Alpina Friulana, con un suo statuto e una sua vita indipendente.
La sezione Carnica del CAI (nel 1922 era nata la Sezione Carnica dell’Alpina Friulana, con sede a Tolmezzo) da cui l’attuale sezione di Tolmezzo discende, si ricostituì nel 1966 e la sua storia dopo tante vicende ancora oggi continua.
La nostra sezione in questo 2024 celebra la ricorrenza del 150° anno di un’esperienza unica nel panorama regionale. Una serie di eventi mirerà a tenere viva la memoria storica, preservando un patrimonio comune di tutti i cittadini della montagna. Una ricchezza di avvenimenti dove affondano le radici alpine della contemporanea Città di Tolmezzo.

Programma 150 anni di Storie di Alpinismo

Festa di inizio stagione 2023 – Creta di Mezzodì e pranzo Rifugio Monte Sernio

Come ogni anno siete tutti invitati alla Festa di apertura della stagione escursionistica 2023, come tradizione si terrà
domenica 23 aprile presso il Rifugio Monte Sernio
con salita opzionale alla Crete di Mezzodì.

Verso le ore 12:30 / 13:00 verrà servita una abbondante pastasciutta con sugo da decidersi, vari contorni, libagioni di ogni genere e gusto e tutti i dolci e bevande che i soci avranno portato nel proprio zaino!
Un cuoco nostro socio si occuperà del pranzo, l’ex presidente si occuperà del trasporto in quota delle birre ed altro… quindi siamo in una botte di ferro!

Per partecipare al pranzo è gradita la prenotazione comunicando il proprio nominativo via mail o telefono alla sezione entro venerdì 21 sera alle 19:00, per i non soci CAI è disponibile l’assicurazione giornaliera comunicando le generalità e con un versamento di euro 11,55 per l’attivazione.

Ovviamente non c’è neve!!!

Cime Tempestose – 7 marzo ore 18 biblioteca Tolmezzo

Il CAI Sezione di Tolmezzo, in collaborazione con la Biblioteca “A. Pittoni” di Tolmezzo e con il patrocinio della Città di Tolmezzo ha l’onore di presentare il libro:

Cime Tempestose

Alpinismo al femminile e storie d’amore

di Bianca Agarinis Magrini

dialogo tra l’autrice e Annalisa Bonfiglioli, vicepresidente della Sezione CAI Tolmezzo

martedì 7 marzo, alle ore 18:00, presso la Biblioteca Civica di Tolmezzo “Adriana Pittoni” in via Renato del Din, 3

Forse ricorderete che in occasione dell’anniversario della prima salita, tutta femminile, del Monte Sernio abbiamo inaugurato il “Gruppo Rosa” della sezione di Tolmezzo che ha percorso lo spigolo Sud Ovest della montagna per ricordare appunto la prima salita delle sorelle Grassi, e dalla storia di queste sorelle parte il libro che con documenti inediti ripercorre l’alpinismo femminile ed il suo difficile percorso di emancipazione in una società estremamente patriarcale.

Bianca Agarinis Magrini si è dedicata per diversi anni con impegno e passione al riordino dell’archivio familiare Lupieri-Magrini. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L’organo di Luint, 1848 (1999); Caro Amico Pregiatissimo (2000); Celestino Suzzi. Una biografia scomoda (2001); Lorenzo Luigi Linussio. Le confessioni di un naturalista incompreso (2004); Il delitto Pertan (2010); Giovanni Battista Lupieri. Memorie storiche e biografiche. (2010); Giovanni Battista Lupieri. Cronache sulla Carnia, l’Italia, il mondo 1420-1870 (2012); Un bambino e la guerra (2014).